Il mistero della merenda

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Daino Filippo

Docente e funzione strumentale

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Il MISTERO DELLA MERENDA

Noi piccoli lettori, scrittori, attori, sceneggiatori e…

Quest’anno, noi alunni della classe II sez. A della Scuola Secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo ad indirizzo musicale ”Francesco Crispi”, diretto dal Dirigente scolastico, prof. Emanuele Giordano,  grazie al progetto curricolare dal titolo “Tracce di giallo”, abbiamo avuto un po’ di tempo in più per approfondire la conoscenza del giallo, un genere letterario che ci ha entusiasmato tanto e ci ha stimolato alla scrittura creativa.

Sollecitati, pertanto, dall’interesse generale, ci siamo lasciati coinvolgere emotivamente dalla lettura di diversi racconti e, durante le lezioni, abbiamo raccolto le sfide della nostra insegnante di Italiano, referente del progetto, cimentandoci con la soluzione dell’enigma, prima ancora che l’evento arrivasse alla conclusione e, di seguito, abbiamo considerato l’ipotesi, che è divenuta realtà, di scrivere una dozzina di racconti gialli che i nostri docenti  di classe hanno definito da “plauso”.

Durante l’anno, siamo stati impegnati in attività di scrittura creativa, linguistiche, tecnico – informatiche, musicali e motorie considerando che il progetto prevedeva, nei ritagli di tempo delle lezioni curriculari, seppur in tempi diversi, il coinvolgimento di tutti i docenti della classe.

La visione, poi, del famoso film giallo “I dieci piccoli indiani”, tratto dall’omonimo romanzo di Agatha Christie, ci ha fatto vivere momenti di suspense indimenticabili. Abbiamo, inoltre, ben accolto la proposta del progetto di essere non solo gli autori, ma anche i protagonisti. Siamo divenuti, quindi, noi stessi, in pochissimo tempo, compositori, sceneggiatori e attori di uno dei racconti da noi inventato dal titolo “Il mistero della merenda” che abbiamo trasformato in copione e, guidati dai nostri  insegnanti, abbiamo realizzato anche un cortometraggio.

 E’stata un’esperienza divertente e, nello stesso tempo, emozionante e significativa che ci ha fatto crescere culturalmente e umanamente e ci ha permesso di riflettere su una delle citazioni del memorabile detective, che abbiamo studiato, Hercule Poirot, “E’ bene sospettare di tutti, finché non si riesce a dimostrare che sono innocenti” perché il sospetto è, a volte, l’anticamera della verità. Per fortuna nella nostra classe e nella nostra scuola, oltre ai valori dell’inclusione e della tolleranza, è vivo anche quello della lealtà.

Adesso, non ci resta che creare la giusta atmosfera: liberate la mente, mettetevi comodi sulla vostra poltrona e guardate la nostra storia che rappresenta anche una parte di diario di una delle nostre giornate scolastiche con le sue sfaccettature e le sue autentiche rivelazioni.

                                                                                                                                  Classe II A 

                                                                                                                  Scuola Secondaria di I grado



Ecco il video realizzato dai ragazzi.

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